Mia madre era una ballerina di Cabaret.
Si esibiva al teatro Puff nel cuore di Testaccio, mio padre un pittore, i cui quadri rimanevano per lungo tempo in un angolo della nostra sala da pranzo.
Ricordo l’odore di olio di lino propagarsi per casa e rimanere sulle sue mani per giorni come fosse una seconda pelle.
Il fischiettare lo rilassava e lo ispirava nel creare paesaggi astratti.
Restavamo la maggior parte del tempo soli poiché mia madre era impegnata con la sua passione che ci permetteva di sbarcare il lunario.
Ricordo la mia premura nell’accertarmi che mio padre facesse delle pause e che non saltasse i pasti comandati poiché quando dipingeva si miscelava tra i colori perdendo la cognizione del tempo.
Nacque così grazie a quelle piccole attenzioni la mia passione per la cucina, in particolar modo alle spezie.
Una continua ricerca di nuovi sapori, come se ogni scoperta esternasse ogni mia emozione inespressa.
Tra le spezie che prediligo ve ne sono tre in particolare le quali mi rappresentano come un’opera esposta in una galleria d’arte.
La sovrana che rende omaggio al sole svegliando il corpo e facendo sorgere la mente.
La noce moscata
Grazie al suo iniziale sapore dolce e deciso sul finale simboleggia “la passione”.
Conosciuta per le sue proprietà stimolanti nelle mie portate sia dolci che salate ne era sempre presente una spolverata poiché sono del parere che sedurre se stessi é la prima forma d’arte.
Dal tono piccante e il sapore di agrumi nasce il coriandolo .
Rappresenta “la grinta e la determinazione”.
Poiché é una spezia che aiuta anche a prevenire il mal di testa e l’influenza durante la notte qualche suo seme é costantemente sotto il mio cuscino.
Infine…
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